Sabato 7 dicembre presso la sede di School of Art®, a Colognola ai Colli, si concluderà Soul on Pole 2019, il progetto di tre lezioni gestito ed organizzato da Marina Vishniakova.
Si concluderà sabato 7 dicembre 2019 il percorso Soul on Pole 2019: voluto da School of Art® e svolto da Marina Vishniakova, poledancer russa insegnante al Milan Pole Dance Studio, l’evento, caratterizzato da tre appuntamenti mensili, ha visto la presenza di numerose allieve della scuola, ma anche di atlete provenienti da fuori provincia, facendo del centro artistico e sportivo colognolese un interessante punto di riferimento per la Pole dance scaligera e non solo.
Un risultato importante, quello ottenuto dalla scuola che, con quest’iniziativa, ha inaugurato, accanto a quello “curricolare”, un percorso di tipo professionalizzante che, oltre all’atleta russa, ha già visto, domenica 24 novembre, la presenza del Campione del Mondo di Ultra Pole Marco Bassi.
Ma com’è andato il progetto? Ne abbiamo parlato con Marina Vishniakova.
Marina, sabato 7 dicembre prossimo si concluderà la prima parte del percorso Soul on Pole 2019 presso School of Art®: come sono andati questi primi tre incontri?
Devo dire che sono molto felice di essere stata ospite di School of Art e di aver avuto alle mie lezioni delle ragazze stupende, molto brave e con tanta voglia di fare. Sono state molto brave, e non sono solo parole. Ho modificato il percorso di Spinning Around perché il livello delle ragazze era alto, quindi nel corso del secondo incontro ho dovuto alzare il livello di difficoltà delle combinazioni e lo stesso succederà nel terzo incontro. Sono molto felice di poter condividere con le ragazze la mia visione della Pole dance.
Alla fine delle due masterclass di sabato 7 dicembre, svolgerai anche una lezione semi-privata di Aerial Hammock, disciplina tra le più nuove ed interessanti del settore aereo… di cosa si tratta?
L’Amaca aerea è un bellissimo attrezzo che permette di unire i benefici dell’Aerial Yoga con la bellezza del Tessuto aereo. Nelle mie lezioni di amaca la prima parte è dedicata al riscaldamento che comprende allungamento e potenziamento, nella seconda parte, invece, vengono insegnate alcune combinazioni di figure e transizioni molto simili a quelle del tessuto aereo.
Tu sei insegnante del Milan Pole Dance Studio, senza dubbio uno dei più conosciuti a livello nazionale, ma svolgi anche masterclass e workshop in molte città italiane: qual è lo stato di salute della Pole dance e delle Discipline aeree?
L’acrobatica aerea in Italia sta entrando sempre di più nelle Palestre ‘tradizionali’ e negli studi di Pole dance: credo che in questo momento la Pole rimanga il settore trainante per quello che riguarda le palestre ed, appunto, gli Studi, mentre per quello che riguarda spettacoli, esibizioni e performance, l’acrobatica aerea è sicuramente ampiamente rappresentata i molte delle sue varie discipline…
Tu sei anche allenatrice di atlete e sappiamo che, delle performance, ti occupi tu anche dell’aspetto coreografico: come nasce una coreo grafia di Pole dance?
Una coreografia per me nasce da un’idea, dalla voglia di raccontare qualcosa con la propria performance e di portare sul palco la propria visione della disciplina che si presenta. Si basa poi, ovviamente, sul livello tecnico dell’atleta/artista, su quello che viene chiesto nello specifico dal regolamento della competizione (se esistono trick obbligatori o meno, se si possono sfruttare comparse e/o prop, etc.) ed altri strumenti espressivi che si hanno a disposizione, come l’utilizzo di vari tipi di danza nel floorwork.