Il flauto fa parte della famiglia degli strumenti a fiato, ed è di fatto uno dei primi strumenti che si affrontano in ambito scolastico per via della sua semplicità: le note sono disposte in maniera logica e ordinata attraverso dei fori, permettendo di suonare semplici melodie da subito, senza troppa difficoltà.
Il flauto dolce è probabilmente lo strumento più adatto per l’avvicinamento alla musica, sia per bambini, che per adulti.
Se paragonato ad altri strumenti, il flauto dolce ha diversi vantaggi e peculiarità: è economico, non presenta elementi elettrici e quindi non necessita di alimentazione, a livello tecnico è piuttosto semplice da suonare ed il movimento delle dita segue la linea musicale delle note.
Il flauto traverso, detto anche traversiere per via della caratteristica postura “di lato/sbieco”, è uno strumento di legno o in metallo che differisce leggermente dal flauto dolce, ma che che rispetta lo stesso principio di funzionamento. In particolare, la postura e l’imboccatura dello strumento è completamente diversa e meno naturale (e per questo motivo è fortemente consigliato imparare a suonare lo strumento solamente in presenza da un didatta, onde evitare danni posturali a collo, spalle e schiena) e la presenza di chiavi nel flauto traverso, che vengono aperte o chiuse per passare da una nota all’altra, semplifica leggermente le diteggiature rispetto al flauto dolce
Le lezioni si articolano sostanzialmente su due aspetti chiave:
- lo studio della tecnica, e quindi la postura e posizionamento di mani, dita e labbra (imboccatura), ma anche percezione corporea, rilassamento, respirazione, flessibilità e coordinamento;
- lo studio di teoria ed armonia, che va dal solfeggio e riconoscimento di note e ritmiche, allo studio dell’armonia, e quindi lo studio della relazione tra note e accordi.
Parallelamente il percorso prevede la preparazione di un repertorio e di una propria personalità sonora ed interpretativa nell’esecuzione dei brani.